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Il video di Bechis ad "Atreju"
Nemmeno un euro dei 33 milioni che gli italiani hanno donato attraverso sms da 2 euro l'uno o attraverso bonifici di solidarietà è finito a beneficio delle popolazioni terremotate di Amatrice, Accumoli, Arquata o Pescara del Tronto e degli altri comuni terremotati il 24 agosto 2016.
Lo ha rivelato ad Atreju 2017 il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, in un accorato intervento in cui ha pure raccontato il calvario subito con i provvedimenti del governo sulla ricostruzione, fatti male e inutili "perché ispirati dai vari clientes di riferimento". Quanto agli sms Pirozzi rivela che quei fondi sono utilizzati per tutt'altro scopo, e che inizialmente perfino destinati a fare una pista ciclabile nelle Marche in un paese non compreso nelle zone devastate dal sisma.
"Io comunque ho avuto la fortuna", ci spiega dopo Pirozzi, "di avere tanta solidarietà diretta da parte degli italiani. Però con la gestione di quelle donazioni degli sms si sta dando un messaggio profondamente sbagliato. Perché io penso che tante persone in quelle giornate e quelle settimane intendevano dare un aiuto diretto a quelle persone e a quei paesi che vedevano devastati. Il fatto di non indirizzarli là è devastante, perché poi la gente non crede più a nulla. La destinazione di quei fondi è stata decisa da una commissione di saggi che tanto saggi non sono. Io credo che dopo averli usati così bisogna chiedere scusa agli italiani...".
di Franco Bechis
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Commenti all'articolo
sergio costa
24 Settembre 2017 - 17:26
niente scusa agli italiani,vogliamo ciò che è nostro,i ladri di quei soldi devono apparire sui giornali e in tv.I ladri sono racchiusi nel governo e mi dispiace che il nostro Primo ministro non si sia mai domandato che fine abbiano fatto.Che ci sia una manovra sotto? Ma il sig.Primo ministro ,dopo la denuncia dei giornali,perchè tace? E' questa la sua funzione in favore dei cittadini italiani'
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fabptt
24 Settembre 2017 - 08:19
non do più niente a nessuno per nessun motivo, se hanno fame panini al salame o prosciutto, chi non li vuole se ne vada a fare il ramadan
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Antghi
24 Settembre 2017 - 03:02
Che diamine se le cose stanno così appare lecito chiederne la restituzione, ma con gli interessi.
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